Avrai sicuramente sentito parlare delle bioplastiche, ma sei sicuro di conoscere l’argomento veramente a fondo?
Moltissimi blog di settore, canali di informazione e specifici brand hanno affrontato più volte la questione grazie anche ad un cambio di rotta sempre più marcato del networking aziendale a livello globale verso una maggiore coscienza ambientale, nonostante siano moltissime le fonti di confusione che riguardano l’utilizzo della bioplastica, così come la sua composizione.
Negli ultimi anni i prodotti realizzati in bioplastica hanno riscosso un notevole successo a livello nazionale e internazionale, affermando la propria importanza nel settore degli imballaggi e nella produzione di oggetti di uso quotidiano tra cui piatti, bicchieri monouso e sacchetti della spesa. Una caratteristica fondamentale delle bioplastiche è rappresentata dal fatto che, per definizione, sono materiali biodegradabili e compostabili. Quindi questi materiali si smaltiscono insieme ai rifiuti organici poiché sono prevalentemente composti da da sostanze naturali quali amido di mais, grano, tapioca, zucchero o altro materiale organico.
La bioplastica biodegradabile e compostabile è un tipo particolare di materia plastica realizzata a base di prodotti organici, quindi senza l’utilizzo di derivati del petrolio. Questo materiale appare del tutto simile alla plastica sintetica tradizionale sia per leggerezza che per resistenza. Questa risorsa oggi così fondamentale detiene la caratteristica di essere compostabile al 100%.
La bioplastica, a seguito di trattamenti industriali che avvengono all’interno di digestori anaerobici insieme alla frazione organica dei rifiuti, si trasforma in compost, una sostanza fertilizzante simile al terriccio, ricca di elementi organici che migliorano la struttura del suolo e la disponibilità di elementi nutritivi.
Le bioplastiche biodegradabili e compostabili possono essere utilizzate per la realizzazione di prodotti di uso quotidiano quali piatti, buste, contenitori e molto altro.
I prodotti della linea Biotable sono atossici ma soprattutto non inquinanti proprio perché realizzati a partire dalla lavorazione delle bioplastiche biodegradabili, compostabili e derivanti da materie vegetali rinnovabili. Le stoviglie Biotable, una volta utilizzate, si avviano a riciclo con l’organico e non è necessario lavarle, riducendo così il consumo di acqua. Dai cucchiaini da dessert ai piatti per la pizza: tutta la linea BioTable garantisce la sostenibilità ambientale.
Occorre diffidare dalle pubblicità ingannevoli: prodotti apparentemente ecosostenibili che nulla hanno a che fare con queste importanti tematiche sono sempre dietro l’angolo. Per questo promuoviamo una corretta informazione a disposizione di tutti sull’impatto dei materiali di uso quotidiano, affinché siano smaltiti nel modo giusto e non provochino danni all’ambiente.
Di seguito potrai trovare le risposte ad alcune delle più frequenti domande sull’argomento.
Le etichette poste sulle confezioni dei prodotti riportano una serie di informazioni essenziali non soltanto sul prodotto stesso, bensì anche sul materiale utilizzato per il confezionamento o l'imballaggio. Questo fattore può rappresentare molto nella scelta di quale prodotto acquistare aiutando la salvaguardia dell’ambiente.
Per bioplastiche si intendono quei materiali, siano essi provenienti da fonti rinnovabili che da origine fossile (o loro mix), che hanno la caratteristica di essere biodegradabili e compostabili. Il concetto di bioplastica si applica dunque a quei prodotti che nel fine vita sono certificati riciclabili organicamente nei diversi ambienti (es. compostaggio, digestione anaerobica, suolo). L’uso di fonti rinnovabili (biomasse, scarti agricoli, etc.), meglio se provenienti da sottoprodotti e scarti, è solitamente parte integrante, ma non sufficiente, di una bioplastica (anche se vi sono bioplastiche interamente da fonte rinnovabile).
La biodegradabilità è la capacità di sostanze organiche e di alcuni composti sintetici, di essere decomposti dalla natura, o meglio, mediante attività enzimatica di microrganismi. Una sostanza biodegradabile viene decomposta in elementi più semplici (acqua, anidride carbonica e metano) che possono essere assorbiti nel terreno. Una sostanza NON biodegradabile (o comunque decomponibile in tempi lunghi non compatibili con le esigenze della società e l'obiettivo di evitare l’accumulo di rifiuti), invece, rimane nel terreno senza venire assorbita, provoca inquinamento e favorisce diverse problematiche ambientali.
Un materiale è detto compostabile quando in seguito alla sua degradazione in tempi rapidi, in impianti industriali (solo per determinati prodotti anche in ambiente domestico), si trasforma in compost, una sostanza simile al terriccio ricca di elementi organici che migliora la struttura del suolo e la disponibilità di elementi nutritivi.
I materiali realizzati in bioplastica biodegradabile e compostabile si riconoscono grazie alla presenza dell’apposito logo stampato sul prodotto finito, rilasciato da organismi indipendenti, in base ai parametri previsti dalla normativa di settore, che attestano che il prodotto ha ottenuto apposita certificazione. Basta osservare la confezione per individuare sia i loghi sia la scritta “biodegradabile e compostabile” conforme alla norma UNI EN 13432.
La bioplastica biodegradabile e compostabile va gettata nella raccolta dell’organico per poter essere riciclata attraverso impianti di compostaggio e non va mai abbandonata nell’ambiente. Informati sul tipo di raccolta che opera nel tuo Comune e contribuisci anche tu ad aiutare il pianeta!
La plastica è un materiale organico di origine fossile e pertanto un derivato dal petrolio per più del 95%. I materiali plastici sono definiti biofobici, ovvero materiali nuovi per il mondo naturale per cui non esistono microrganismi in grado di aggredirli. Le plastiche vegetali, da non confondere con le bioplastiche, sono quei polimeri tradizionali prodotti con materie prime rinnovabili, per esempio il cosiddetto polietilene verde che si comporta, in fine vita, come quello da fonte fossile e non presenta dunque caratteristiche di biodegradabilità e compostabilità.